Tavolo tecnico per l’inclusione scolastica: la Città Metropolitana avvia un percorso condiviso
La Città Metropolitana di Catania ha avviato un tavolo tecnico interistituzionale sul tema dell’inclusione delle persone con disabilità nelle scuole secondarie, coinvolgendo attivamente l’ASP di Catania, la Rete Civica della Salute, i Distretti Socio-Sanitari, l’Ufficio Scolastico Territoriale, con una progressiva apertura alle associazioni di familiari e agli enti del Terzo Settore attivi sul territorio. L’iniziativa, voluta dal Sindaco metropolitano Enrico Trantino, si inserisce in un percorso di confronto stabile tra istituzioni e stakeholder, con l’obiettivo di rafforzare la qualità e l’efficacia degli interventi per l’inclusione scolastica.
Il tavolo, coordinato dall’esperta del Sindaco metropolitano per le politiche della salute e dei servizi sociali, Nunzia Decembrino, punta a elaborare un programma operativo condiviso, capace di armonizzare le politiche educative, sanitarie e sociali, garantendo tutele omogenee e accessibili su tutto il territorio per gli studenti con disabilità. “L’obiettivo è costruire un sistema integrato e sostenibile – ha dichiarato Decembrino – che metta al centro la persona con i suoi bisogni e la sua famiglia, ottimizzando le procedure e rendendo concrete le garanzie per tutti gli utenti”.
Durante i lavori è intervenuto anche il Direttore Generale dell’ASP di Catania, Giuseppe Laganga Senzio, evidenziando l’importanza di superare la logica dell’emergenza a favore di un approccio strutturale. “Come ASP Catania, da tempo stiamo lavorando su questi temi, con un’attenzione particolare all’analisi dei bisogni e alla valutazione preliminare, grazie al contributo fondamentale della nostra neuropsichiatria infantile. L’obiettivo non è semplicemente rispondere alle urgenze, né tantomeno ridurre i costi.
Vogliamo utilizzare al meglio le risorse disponibili per garantire interventi più efficaci e di qualità, che vadano davvero incontro alle esigenze dei ragazzi. Non basta erogare un servizio: dobbiamo iniziare a misurarne gli effetti concreti. Ogni progetto è personalizzato e strutturato, e proprio per questo possiamo valutare il percorso, capire cosa funziona e cosa può essere migliorato. Siamo disponibili a fare la nostra parte, con responsabilità e spirito di collaborazione. Solo attraverso un lavoro condiviso tra istituzioni, famiglie e scuole possiamo costruire percorsi di vera inclusione e crescita”.
Un contributo particolarmente significativo è arrivato anche dalla Rete Civica della Salute, rappresentata dal Coordinatore regionale Pieremilio Vasta che ha riconosciuto nell'impostazione del confronto nel tavolo tecnico piena convergenza sulla preminenza del meglio da farsi per i ragazzi sugli aspetti di sostenibilità delle risorse economiche. Ha evidenziato altresì come il benessere scolastico sia un indicatore chiave della qualità della vita comunitaria e ha richiamato tutti gli attori istituzionali alla responsabilità condivisa per le persone più fragili e come la RCS considera le rendicontazione sociale di risultato degli interventi e l'ottimizzazione della spesa rilevante fattore di equità.
Il Sindaco Trantino ha ribadito il ruolo strategico della Città Metropolitana nella presa in carico delle fragilità, e ha valorizzato la funzione educativa della scuola.“Il ruolo della scuola non è solo quello di trasmettere contenuti, ma di saper leggere i bisogni, i silenzi, le assenze, le forme – anche non convenzionali – con cui i ragazzi esprimono se stessi. Solo così si può davvero accompagnarli in un percorso di crescita e di autonomia. Rispetto agli studenti più fragili, il nostro compito è individuare soluzioni che non solo rispondano alle urgenze, ma che rafforzino nel tempo la rete di supporto. E questo significa anche sostenere chi rende possibili questi servizi, perché un sistema che funziona meglio porta beneficio a tutti: ai ragazzi, alle famiglie, alla scuola, alla città. Come ente metropolitano il nostro compito è promuovere principi condivisi e rafforzare la capacità istituzionale degli attori coinvolti”. Infine, Trantino ha ricordato che l’inclusione non può limitarsi agli spazi scolastici o ai servizi specializzati: deve diventare un principio trasversale che riguarda la qualità degli spazi pubblici, dei quartieri e della vita urbana. “L’obiettivo finale- ha concluso Trantino- è arrivare alla sottoscrizione di un Accordo di Programma nell’ambito del Piano di Investimento per lo Sviluppo Metropolitano 2025–2027, per garantire coerenza tra obiettivi, strumenti e risultati attesi sull’intero territorio metropolitano”.