Centro Direzionale, “Formare per innovare: la PA che cresce – Competenze in azione”
Pubblicato il 4 dicembre 2025 • Formazione , Notizie
Si è svolto nella sede del Centro Direzionale della Città Metropolitana di Catania l’incontro conclusivo del progetto “Formetro P.A. – Formare la Città Metropolitana di Catania”, iniziativa finanziata dal programma di Ripresa e Resilienza PNRR Italia tramite PCM – Dipartimento funzione pubblica e Formez PA, finalizzata a supportare lo sviluppo di percorsi formativi professionalizzanti da parte delle PA e la valorizzazione di buone pratiche.
L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra istituzioni, mondo accademico, Procura della Repubblica e Forze dell’Ordine, con l’obiettivo di condividere buone prassi, valorizzare la rilevanza strategica della formazione quale leva essenziale per una Amministrazione più efficiente e rafforzare le politiche di prevenzione e trasparenza nella gestione della cosa pubblica.
Ad aprire i lavori è stato il sindaco metropolitano, Enrico Trantino, che ha evidenziato il significativo cambio di passo della Pubblica Amministrazione, sottolineando l’importanza di una formazione attenta, multidisciplinare e motivante. Richiamando un antico proverbio - «Il giovane va più veloce, ma l’anziano conosce la strada» il sindaco ha rimarcato come la crescita della performance organizzativa passi dalla capacità di valorizzare ed efficientare le risorse. Trantino ha inoltre sottolineato il ruolo strategico dell’Ente nel promuovere iniziative di formazione rivolte anche ai Comuni del territorio, ringraziando i sindaci per aver sostenuto la proposta di formazione per il triennio 2025/2027 sugellata dalla sottoscrizione di un protocollo d’intesa. Riferendosi alle Ciminiere e alle difficoltà affrontate dopo il recente incendio, il sindaco ha raccontato di aver visto nei volti di chi vi lavora «occhi smarriti, spesso lucidi, ma anche determinazione nel voler ricominciare». Una volontà di reagire che testimonia – ha detto – un nuovo senso di appartenenza e identità, difficilmente riscontrabile in passato nel contesto pubblico. «Questo significa che oggi esiste un rapporto di appartenenza, una cultura identitaria che spinge la comunità verso il cambiamento e verso il raggiungimento dei risultati, perché ci si sente parte attiva di questo processo». Infine, Trantino ha richiamato l’attenzione sulle giovani generazioni: «Dobbiamo pensare ai più giovani. Il nostro impegno di oggi sarà ripagato se i cittadini di domani, di questa straordinaria terra, vivranno la loro catanesità con consapevolezza e fierezza».
Il segretario generale, Mario Trombetta, ha illustrato l’esperienza dell’Ente sottolineando l’integrazione tra il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (PTPCT) e il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO). Ha inoltre richiamato il quadro giuridico e normativo che inquadra la formazione, in particolare quella dedicata all’anticorruzione, evidenziando anche le ricadute amministrative e reputazionali del danno d’immagine per la PA.
Sul valore strategico della formazione per la governance pubblica è intervenuta Iole Boscarino, procuratore aggiunto della Repubblica di Catania, testimoniando il profondo valore e la rilevanza della formazione continua in ogni ambito istituzionale, evidenziando il ruolo rivestito dalla Scuola Superiore della Magistratura nella formazione di giovani Magistrati e della rilevanza strategica nella crescita professionale lungo tutta la loro carriera. Sono intervenuti poi Giuseppe Speciale, delegato alla Didattica dell’Università di Catania e Francesca Longo, direttrice del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali.
I relatori hanno ricordato il contributo del Prof. Vincenzo Antonelli, che ha curato il partenariato tra Università di Catania e Città Metropolitana, facilitando la stipula degli accordi formativi. Il corso appena concluso – è stato evidenziato – rappresenta un investimento strategico capace di generare “valore pubblico”: miglioramento dei servizi, incremento della capacità innovativa, orientamento ai risultati. Allo stesso tempo, la formazione rafforza l’“etica pubblica”, fondata su integrità, imparzialità ed equità, valori che guidano il lavoro del singolo dipendente e che hanno riflessi pedagogici sull’intera comunità.
Un focus specifico è stato dedicato al ruolo della formazione nella prevenzione dei reati contro la Pubblica Amministrazione, con gli interventi del ten. col. Davide Occhiogrosso, comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Catania; ten. col. Alessio Sgamma, comandante I Gruppo Guardia di Finanza; Emanuele Fattori, dirigente della Squadra Mobile della Polizia di Stato.
I rappresentanti delle Forze dell’Ordine hanno condiviso esperienze e testimonianze, illustrando i modelli formativi e organizzativi dei rispettivi Corpi. Hanno sottolineato l’esigenza di una formazione in costante aggiornamento adeguata alle sfide della tecnologia, accompagnata da adeguati percorsi di crescita professionale, in un’ottica di merito. È stato inoltre richiamato l’art. 97 della Costituzione e il principio “dell’etica della responsabilità”, che deve guidare l’azione pubblica.
Il susseguirsi degli interventi è stato moderato da Irma Azzarelli, dirigente del Servizio Politiche delle Risorse umane, che ha organizzato l’evento valorizzando la leva motivazionale e riconoscendo la formazione come uno dei “beni relazionali” in grado di generare benessere organizzativo, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa. Le attività di didattica hanno permesso al personale (amministrativo, tecnico e di polizia) di confrontarsi e contribuire allo sviluppo del progetto “PerForma PA”, finalizzato alla crescita professionale del personale e alla promozione di una Pubblica Amministrazione moderna, competente e orientata all’innovazione.