Biciplan di Catania

Ultima modifica 24 novembre 2023

La Città Metropolitana di Catania ha stipulato regolare contratto n. 1004/2023 con ATI TANDEM SRL Ing. Umberto Gallo - Ing. Stefano Dal Sasso - Arch. Riccardo Russo - Arch. Fernando Russo dopo aver espletato Procedura di gara aperta, con criterio di aggiudicazione di Offerta economicamente più vantaggiosa per l’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO PER LA REDAZIONE DEL PIANO DI MOBILITA CICLISTICA DELLA CITTA METROPOLITANA DI CATANIA BICIPLAN - CIG: 9123702D0F - CUP: D32C21001220001.
L’appalto del Servizio viene affidato secondo l’osservanza delle norme, condizioni, patti, obblighi, oneri e modalità dedotti e risultanti dal contratto.
La durata dell’appalto è fissata nel termine di 240 giorni dall’Art. 4 del C.S.A a decorrere dal 22 maggio 2023.

Il sevizio verrà svolto secondo le fasi e la tempistica del cronoprogramma contenuto nel Piano metodologico operativo, approvato dall’Ente e presentato con pec. prot. 32543 del 18/05/2023.

 
PREMESSA

Con Decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile n. 215 del 19/05/2021 sono state assegnate risorse destinate alla progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari, alla project review delle infrastrutture già finanziate, alla redazione di progetti di fattibilità di piani urbani per la mobilità sostenibile, di piani strategici metropolitani.
In attuazione del Decreto Direttoriale n. 6785 dell’11/06/2021 tra i beneficiari sono state individuate anche le città metropolitane, istituite con la legge del 7 aprile 2014, n. 56.
Le risorse destinate alle Città Metropolitane degli anni dal 2021 al 2023 e dei residui degli anni 2019 e 2020 al netto della quota dello 0,4 per cento accantonata per attività di supporto e assistenza tecnica connesse all’utilizzo del Fondo sono ripartite assegnando una quota fissa a cui si aggiunge una quota variabile, in misura proporzionale alla popolazione e alla superficie del territorio di riferimento come riportato negli allegati 1-2-3, tabelle 1.2 - 2.2 - 3.2 al Decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile n. 215 del 19/05/2021.
La proposta di ammissione, presentata con protocollo n. 2122929/21 in data 05/10/2021 dalla Città metropolitana di Catania, che ha candidato la redazione del BICIPLAN della CM, unitamente ad altri interventi prioritari, è stata acquisita in data 05/10/2021 al numero 12212, è stata approvata con decreto del Direttore generale del Dipartimento per le opere pubbliche, le politiche abitative e urbane, le infrastrutture idriche e le risorse umane e strumentali – Direzione generale per l’edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione urbana e gli interventi speciali, n. 16280 del 06 dicembre 2021, per un importo complessivo di € 400.000,00

Il Biciplan della Città Metropolitana di Catania nasce come strumento subordinato al PUMS catanese, al fine di promuovere l’utilizzo della mobilità dolce, in particolare ciclabile (biciclette tradizionali, biciclette elettriche, monopattini: di seguito ci si riferirà genericamente alle bici per sottendere questi mezzi), sia per gli spostamenti sistematici/occasionali dei residenti che per quelli di carattere turistico, vista la vocazione dell’area di studio.

OBIETTIVI DEL PIANO

In accordo con quanto previsto dall’art. 6 della legge 11 gennaio 2018, n. 2 “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica”, e sue Linee guida, la città metropolitana di Catania intende predisporre e adottare il piano urbano della mobilità ciclistica, denominata ‘Biciplan metropolitano’, quale piano di settore del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) ad oggi approvato con DECRETO DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO, con i poteri del Sindaco Metropolitano, N. 285 DEL 28/12/2022.

I macro obiettivi individuati sono quelli di promuovere l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane sia per le attività turistiche e ricreative, al fine di migliorare l'efficienza, la sicurezza e la sostenibilità della mobilità urbana, tutelare il patrimonio naturale e ambientale, ridurre gli effetti negativi della mobilità in relazione alla salute e al consumo di suolo, valorizzare il territorio e i beni culturali, accrescere e sviluppare l'attività turistica in coerenza con il piano strategico di sviluppo del turismo in Italia, con il piano straordinario della mobilità turistica e secondo quanto previsto dalla legge in materia di ferrovie turistiche.

Il progetto prevederà la costruzione di un sistema di infrastrutture ciclabili integrato tra i Comuni dell’area metropolitana, al fine di promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto, e quindi non solo un utilizzo legato allo svago e al tempo libero, ma anche una valida alternativa ai percorsi casa-scuola e casa-lavoro.

Il Biciplan metropolitano è lo strumento che intende disegnare la rete ciclabile che attraverserà l’intero territorio della Città metropolitana di Catania.

Il Biciplan metropolitano è sicuramente rivolto e integrato al sistema delle ciclovie e intende collegare strutturalmente non solo i singoli Comuni ma anche i paesaggi e i luoghi più belli della nostra terra.

Il Biciplan metropolitano, sarà uno strumento di pianificazione che si potrà considerare come esempio di quel processo di copianificazione e coprogettazione che coinvolgerà attivamente tutti i Comuni metropolitani nonché gli Enti sovracomunali competenti e le associazioni interessate allo sviluppo della mobilità lenta.

Il Biciplan si pone come obiettivo quello di “soddisfare i fabbisogni di mobilità della popolazione, assicurare l’abbattimento dei livelli di inquinamento atmosferico ed acustico, la riduzione dei consumi energetici, l’aumento dei livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale, la minimizzazione dell’uso individuale dell’automobile privata e la moderazione del traffico, l’incremento della capacità di trasporto, l’aumento della percentuale di cittadini trasportati dai sistemi collettivi anche con soluzioni di car pooling e car sharing e a chiamata e la riduzione dei fenomeni di congestione nelle aree urbane”.

Gli obiettivi generali indicati dalla legge 11 gennaio 2018, n. 2 sono:

  • migliorare l'efficienza, la sicurezza e la sostenibilità della mobilità urbana;
  • tutelare il patrimonio naturale e ambientale;
  • ridurre gli effetti negativi della mobilità in relazione alla salute e al consumo di suolo;
  • valorizzare il territorio e i beni culturali, accrescere e sviluppare l'attività turistica, in coerenza con il piano strategico di sviluppo del turismo in Italia, con il piano straordinario della mobilità turistica e secondo quanto previsto dalla legge in materia di ferrovie turistiche.

Tali obiettivi fanno parte del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile della Città Metropolitana di Catania (PUMS).

QUADRO NORMATIVO NAZIONALE E REGIONALE

Decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 - “Nuovo Codice della Strada” e s.m.i.;
Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 - “Regolamento di esecuzione ed attuazione del Nuovo Codice della Strada”;
Direttive Ministeriali per “Redazione, adozione ed attuazione dei Piani Urbani del Traffico”, (G.U. n. 146 del 24 giugno 1995) per l’applicazione, in ambito urbano, delle disposizioni contenute nell’art. 36 del Codice della Strada;
Legge 366/98 Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica
Decreto Ministeriale 30 novembre 1999, n. 557 – “Regolamento per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili”;
Decreto ministeriale 5 novembre 2001 - “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”;
Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici 8 giugno 2001, n. 3699 - “Linee Guida per le Analisi di Sicurezza delle Strade”;
Decreto ministeriale 19 aprile 2006 - “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali”;
“Carta di Bruxelles”, firmata a conclusione di Velo-city nel 2009;
Decreto legislativo 15 marzo 2011, n. 35 - “Gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali”;
Decreto ministeriale 2 maggio 2012, n. 137 - “Linee guida per la gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali”;
Linee guida. “Sviluppare e attuare un piano urbano della mobilità sostenibile” 1° Edizione (2014, disponibile in italiano);
Decreto Ministeriale 4 agosto 2017, n.397 “Individuazione delle linee guida per i piani urbani di mobilità sostenibile, ai sensi dell’articolo 3, comma 7, del decreto legislativo 16 dicembre 2016, n. 257”;
Legge 11 gennaio 2018, n.2 – “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica”;
“Guidelines for developing and implementing a Sustainable Urban Mobility Plan”.2nd Edition (2019, www.eltis.org).
Decreto Ministeriale del 28 agosto 2019 n. 396 “Modifica delle linee guida per la redazione dei piani urbani della mobilità sostenibile (PUMS)”, di cui al decreto ministeriale 397/2017;
Decreto Ministeriale del 04 giugno 2019 n° 229 “Sperimentazione della circolazione su strada di dispositivi per la micromobilità elettrica”;

Si riportano anche i riferimenti normativi riguardanti la circolazione dei dispositivi privati e la sperimentazione, per i servizi in sharing, della micromobilità elettrica soprattutto per quanto riguarda la categoria dei monopattini elettrici, assimilati dalla legge di Bilancio 2020 ai velocipedi.

Legge n. 145 del 30 dicembre 2018, "Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021";
L’art. 1, comma 102, introduce la possibilità di autorizzare la sperimentazione della circolazione su strada di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard e monopattini, e prevede l'emanazione di uno specifico decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per la definizione delle modalità di attuazione e degli strumenti operativi della sperimentazione;
Decreto Ministeriale 04 giugno 2019, n.229 – “Sperimentazione della circolazione su strada di dispositivi per la micromobilità elettrica”;
Legge del 29 dicembre 2019, n.160 – “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022”;
L’art. 1, comma 75, equipara i monopattini ai velocipedi
Legge del 28 febbraio 2020, n.8 – “Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto-Legge 30 dicembre 2019, n. 162, recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica” (Art. 33-bis);
Circolare Ministero dell'interno del 09 marzo 2020 – “Circolazione su strada dei monopattini elettrici e dei dispositivi per la micromobilità elettrica”; Per quanto riguarda la normativa regionale in merito si fa riferimento:
Decreto 6 giugno 2005 – Piano della mobilità non motorizzata in Sicilia
Nel febbraio 2020 la regione Sicilia firma il Piano generale della Mobilità ciclistica in Sicilia. La proposta di percorso tracciata nel Piano disegna il periplo dell'Isola toccando tutte le principali mete anche d'interesse turistico, per poi anche aprirsi ai collegamenti interni come Selinunte-Alcamo, Ragusa-Enna, Catania-Enna-Caltagirone, Agrigento-Cefalù. Definendo una direttrice orientale dell'itinerario entra a far parte della ciclovia internazionale Eurovelo 7 Sun route, mentre i percorsi a ovest rientrano nella ciclovia Eurovelo 8 Mediterranean route. La Città metropoliana di Catania verrà attraversata dalla ciclovia nazionale della Magna Grecia che si snoda da Lagonegro in Calabria fino a Pachino estremo sud della Sicilia.

OGGETTO DEL CONTRATTO

ll servizio oggetto della gara consiste nella redazione del Biciplan della Città metropolitana di Catania in osservanza di tutte le indicazioni contenute nelle Linee guida emanate dal Mit per la redazione e l’attuazione del Biciplan – Legge 2/2018, art. 6 e ss.mm.ii., che si intende interamente riportato. FASE A.

Una volta espletata la fase A viene richiesto l’espletamento di una seconda Fase B che ha come obiettivo lo studio di prefattibilità della rete ciclabile metropolitana, ovvero una prima analisi progettuale dei tratti mancanti o critici, su cui redigere progetti di fattibilità tecnica economica su porzioni di rete che verranno analizzati e concordati con la committenza.

L’obiettivo dello Studio di Prefattibilità è di definire da un lato un tracciato (eventualmente completo di alternative progettuali e di inserimento), dall’altro le caratteristiche funzionali, tecniche, gestionali, economico-finanziarie dei lavori da realizzare.

A questo si aggiunge l’obiettivo fondamentale insito nella redazione di studi di prefattibilità per Città metropolitana, ovvero l’accesso a futuri finanziamenti sulle reti ciclabili.

Questa attività diventa inoltre occasione per individuare eventuali tratti di ciclabili immediatamente realizzabili attraverso interventi di minima e a basso costo. Gli studi di prefattibilità dovranno pertanto essere pensati in modo da facilitare la realizzazione per tronchi/stralci e da favorire la messa in servizio di porzioni di ciclabili anche in anticipo rispetto all’utilizzabilità dell’intero finanziamento (per esempio in seguito alla disponibilità economica da parte di un singolo Comune, di Unioni di Comuni o dalla stessa Città metropolitana), oltre a facilitare la messa in servizio di porzioni di itinerari localizzati alle estremità di ciclabili già realizzate.

Attraverso lo studio di prefattibilità sulle reti del Biciplan metropolitano, l’Affidatario dovrà individuare gli interventi prioritari per i quali proseguire la progettazione attraverso Progetto/i di Fattibilità Tecnica ed Economica.

Questionario
  •  Questionario dedicato ai cittadini
    Relativo alle abitudini di spostamento utile alla redazione del Biciplan. I dati vengono raccolti in forma anonima e verranno restituiti riaggregati